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Dorme bene chi mangia meglio

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione ci offre un’importante occasione per ricordare quanto un bisogno primario sia intimamente collegato ad un altro bisogno primario: il sonno.
Mangiare con cura per riposare meglio
Scegliere con cura gli abbinamenti tra gli alimenti può essere davvero importante per assicurare il corretto funzionamento del ritmo sonno-veglia. Anche se non esiste la dieta ideale per sogni da favola, basta adottare alcuni semplici accorgimenti per riposare meglio.

  • “Colazione da re, pranzo da principe, cena da povero” è la formula che aiuta a dormire serenamente. Mangiare pasti ricchi e abbondanti nelle ore serali, non favorisce il rilassamento che prepara al sonno, perché la digestione diventa lunga e impegnativa.
  • Meglio che siano la malva, la camomilla e la melissa a prendere il posto di caffè, tè e cola: una tazza da 150 ml di queste tisane è la bevanda sleep-friendly per eccellenza.
  • Un buon calice di vino o di birra? Alcolici e superalcolici provocano una piacevole sensazione di sopore dopo l’assunzione… ma anche una serie di microrisvegli durante la notte, che alterano la qualità del sonno.
  • Saltare la cena per sentirsi più leggeri non è una buona idea. L’ipoglicemia provocata dal digiuno serale potrebbe portare ad episodi di insonnia a causa del senso di fame che ne deriva.

Dormire bene ha effetto sulla dieta
Forse non tutti sanno che dormire e mangiare sono due facce della stessa medaglia. Infatti, il senso di sazietà e il senso di fame sono regolati da due ormoni, la leptina e la grelina, la cui produzione è associata alla quantità e alla qualità del sonno. Studi internazionali hanno dimostrato che le persone soggette a deprivazione del sonno e che dormono in genere meno di sette ore a notte, producono più grelina, quindi tendono ad assumere più calorie durante il giorno e nei pasti serali. Coloro i quali, invece, riescono a dormire sette-otto ore per notte, presentano livelli di leptina più alti e per questo non avvertono lo stimolo della fame con elevata frequenza; anzi, vi è anche una tendenza a preferire maggiormente vegetali, legumi e frutta nella propria dieta.
Esiste, poi, anche la proteina del buon sonno, il triptofano. Se di sera si cerca un buon toccasana per indurre il rilassamento, stimolare la produzione del triptofano è semplice, oltre che piacevole: basterà un bicchiere di latte caldo associato a una piccola porzione di carboidrati, ad esempio due biscotti, e il gioco è fatto!

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