SPECIALE STUDENTI, n. 1
Il suono della sveglia e della campanella non sono sufficienti a risvegliare gli studenti d’Italia?
Se pensate che i vostri figli, che siano scolari in erba, briosi adolescenti o universitari sommersi da libri, siano gli unici che proprio non riescono a staccarsi dal letto… non è così: diverse indagini rivelano che gli studenti nostrani faticano a lasciare il tepore del letto al mattino.
La causa non è molto difficile da individuare: i ritmi della vita quotidiana di bambini e ragazzi sono cambiati molto rispetto a un paio di decenni fa. Le molte attività svolte oltre alla scuola o all’università richiedono continue energie fisiche e mentali e impegnano diverse ore al giorno. E non solo: di sera, piuttosto che prepararsi al sonno, i bambini preferiscono guardare la televisione per un tempo prolungato, mentre adolescenti e giovani si dedicano alle relazioni sociali, rientrando talvolta a tarda ora.
Abbiamo scoperto insieme che la comunità scientifica internazionale consiglia un riposo di almeno 8 ore per notte, per assicurare efficienza, prontezza di riflessi e capacità di elaborazione durante le attività diurne quotidiane. Ma sapevate che, al variare dell’età, varia il monte-ore di sonno indispensabile?
Infatti, è consigliabile che i bambini in età scolare (6-10 anni) dormano almeno 10 ore a notte; i pre-adolescenti (11-13 anni) saranno pronti a ritornare briosi con 9 ore di sonno; adolescenti e liceali (14-19 anni) saranno attenti in classe e nelle attività extra scolastiche con 8 ore e 20 minuti di riposo; gli universitari, dai 20 anni in su, potranno affrontare brillantemente corsi ed esami con un buon sonno della durata di 8 ore circa.
Dunque, bando a programmi televisivi troppo lunghi e sì alle uscite, ma che consentano di dormire per un tempo necessario a sentirsi energici e attenti!